La raccolta fondi

La prima scossa il 24 agosto. Ci siamo svegliati quel mattino con le immagini di un'immane distruzione, interi paesi scomparsi: Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto.
Poi il 26 e il 30 ottobre, con altre distruzioni, fino al drammatico crollo della cattedrale di Norcia.
In mezzo uno sciame sismico infinito, che ancora non si è fermato né accenna a fermarsi.
Le trasmissioni televisive si sono focalizzate sulla perdita del patrimonio abitativo, agricolo-industriale e culturale avvenuto in quelle terre, e sulla possibile, sebbene problematica, ricostruzione. Parlando di patrimonio culturale i media si sono focalizzati principalmente sugli edifici e sulle opere d'arte, parte integrante di questa nostra nazione-museo.
Non sappiamo se sia giusto o sbagliato, o se, semplicemente, il danno immane non permetta di scendere nei particolari dei danni minimi avvenuti in tanti comuni, ma noi siamo una piccola casa editrice, e di libri e danni al patrimonio bibliotecario vogliamo parlare, perché, quando si spengono i riflettori mediatici, la popolazione ancora piange le vittime, le case distrutte, il lavoro incerto, anche una semplice lettura può distogliere dalla paura; e perché, quando le case e le industrie saranno ricostruite, e gli edifici storici restaurati, anche le biblioteche devono essere pronte a riprendere la loro funzione di diffusione capillare della cultura sul territorio.
Non ci possiamo occupare di tutti, non ne abbiamo le forze, ma di qualcuno sì, in particolare di Pievetorina (Mc), comune che stava allestendo la nuova biblioteca proprio poco prima del terremoto, mentre ora l'agibilità dei locali è stata dichiarata al 2%.
Abbiamo chiesto agli scrittori  di donare un racconto e li abbiamo raccolti in una antologia, che abbiamo pubblicato solo in ebook per ridurre al minimo le spese vive. Invieremo l'ebook a chi farà una donazione da 2 euro in su. 

La raccolta fondi durerà tre mesi a partire dal 1° gennaio 2017; l'intera somma verrà destinata all'acquisto dei libri che la biblioteca ci indicherà. 

Le Mezzelane Casa Editrice donerà inoltre un esemplare di ciascun libro fino a quel momento stampato. Se anche tu vuoi donare dei libri puoi farlo. Spedisci i libri a questo indirizzo Rita Angelelli Via W. Tobagi 4/h 60030 Santa Maria Nuova (AN) inserendo nel pacco il messaggio che vorresti inviare alla popolazione terremotata scritto su un cartoncino di cm. 14x14. Costruiremo un mosaico di parole.

DONA ANCHE TU

Comune di Pievetorina (Mc)

Pieve Torina (Piturìna in dialetto maceratese[4]) è un comune italiano di 1 501[2] abitanti della provincia di Macerata nelle Marche, noto per i suoi allevamenti di suini, bovini e aziende avicole. 

Monumenti

Pieve romanica di Santa Maria di Caspriano (XI secolo)

Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista (XIII-XVII secolo)

Chiesa di San Michele (XIII-XVI secolo)

Breve storia di Pievetorina

Popolata dagli Umbri già dal VII secolo a.C, la città fu colonizzata nel III secolo a.C da Roma. Il borgo, risorto nel Medioevo, fu feudo di Camerino, fino all'annessione allo Stato della Chiesa nel XVI secolo.

Il 26 ottobre 2016 il centro è colpito da un terremoto di magnitudo 5.9 della scala Richter, riportando danni.

Artigianato

Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e importanti vi sono quelle artigianali, come la lavorazione del ferro battuto, finalizzata alla realizzazione di una vasta gamma di prodotti, che spazia dalle inferriate alle statue

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